La chiropratica
Chiropratica, siamo sicuri di essere nelle mani giuste?
La Chiropratica è ormai ampiamente consolidata anche qui da noi in Italia.
Dal mal di schiena al mal di testa, alla più alta forma di dinamizzazione del benessere e della buona salute. La Chiropratica è una professione sanitaria dalle mille sfaccettature. Nata negli USA nel 1895 e diffusasi in tutto il mondo, vanta una ampia consolidazione scientifica; ad oggi è la terza professione sanitaria, dopo medicina e odontoiatria negli USA, ed in Europa è riconosciuta e regolamentata in 16 paesi.
La Chiropratica è consigliata anche dalle compagnie assicurative. Questo grazie al rapporto costo/benefici particolarmente favorevole nel trattamento delle lombalgie e delle problematiche correlate alla colonna vertebrale. Un’altra garanzia non da poco è il percorso formativo. Insegnamento delle scienze di base molto simile a quello di medicina, che il Dottore Chiropratico deve affrontare per divenire tale. Una laurea magistrale di almeno cinque anni a frequenza obbligatoria è importante per assicurare i massimi standard qualitativi professionali. Il tutto coordinato da organi internazionali adibiti a supervisionare e garantire che tutto ciò avvenga in linea con specifici standard internazionali sulla formazione chiropratica.
Quindi è semplice! Hai mal di testa? Una forte sciatica? Dolore alla colonna? Problemi di postura? Somatizzi lo stress? Chiedi ad un motore di ricerca un “chiropratico” vicino a te, e il gioco è fatto! Sembra tutto perfetto… invece non lo è affatto! E c’è da stare attenti, perché il rischio di finire nelle mani sbagliate non è da sottovalutare, almeno qui in Italia dove una legge chiara e definitiva sulla Chiropratica non è ancora applicata. Il fenomeno dell’abusivismo è di conseguenza particolarmente preoccupante.
Ma allora come si fa a finire in buone mani quando si parla di Chiropratica?
«È fondamentale rivolgersi ad un vero Dottore Chiropratico, una figura professionale con una formazione universitaria in linea con gli standard internazionali sulla Chiropratica» Dott. Giancarlo Viano, Associazione Italiana Chiropratici. «L’AIC è sul territorio dal 1974, impegnata a regolamentare la professione chiropratica con un Registro Nazionale dei Dottori Chiropratici, per tutelare la professione, e l’utente, dal problema degli operatori non qualificati».
Secondo l’AIC, oltre al “chiropratico” improvvisato, spesso si tratta anche di operatori qualificati in altri ambiti del benessere e della salute. Essi non hanno mai conseguito la specifica laurea in Chiropratica ma si presentano per l’appunto come chiropratici, creando non poca confusione.
«Questo è inaccettabile sia da un punto di vista professionale che etico», prosegue il dott. Viano, «Nei confronti del paziente si approfitta di una fiducia acquisita tramite un’altra specializzazione per presentarsi affidabili in una – la Chiropratica – in cui, non si è preparati. Fa venire i brividi!».
Quindi, nella nostra ricerca di un professionista vicino a noi, leggere la parola chiropratico sul sito web o il biglietto da visita non ci dà la certezza di mettere la propria colonna vertebrale, e la propria salute, nelle mani giuste.
Ecco cosa si può fare per accertarsi di fare una scelta sicura e responsabile
Se siamo interessati alla Chiropratica per risolvere in modo naturale ed efficace problemi di natura muscolo scheletrica, possiamo avere certezza dell’operato del Dottore Chiropratico contattando direttamente l’Associazione Italiana Chiropratici, al numero verde 800 017806, a cui possiamo chiedere un Dottore Chiropratico nella nostra zona o verificare se il chiropratico da cui ci rivolgiamo ne è iscritto. Il sito web www.chiropratica.it, sito ufficiale dell’Associazione Italiana Chiropratici, riporta l’elenco dei Dottori Chiropratici ed è anche possibile fare la ricerca geografica per trovare quello più vicino a noi.
«L’AIC, accetta come soci solo i Dottori in Chiropratica che hanno conseguito la laurea magistrale in Chiropratica presso le università e i college in linea con gli standard internazionali. Ad oggi si tratta esclusivamente di lauree estere, in quanto in Italia non esiste ancora il percorso di laurea; a questo proposito bisogna fare attenzione perché in Italia invece esistono piccoli corsi e workshop di chiropraticache non sono assolutamente riconosciuti dalla World Federation of Chiropractic e che non danno in nessun modo la qualifica di Dottore in Chiropratica». Infatti, l’Associazione ha notato una escalation di questi corsi di chiropratica insegnati da figure professionali estranee alla stessa Chiropratica, e che pongono serie riconsiderazioni sul problema dell’operatore non qualificato.
Fonte: www.sora24.it
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